..RIMBOMBA..

 

E’ proprio questo il termine migliore per descrivere le ultime settimane in redazione.

C’era una sola parola, tre lettere, una squadra: PAP.

Questo perché, vi chiederete Voi…gentili lettori della Gazzetta del Cestista..forse non c’è una vera e propria motivazione trainante, forse c’e’ solo tanta voglia di riscoprire(o meglio Scoprire) questa squadra così dimenticata dalla carta stampata e dai rotocalchi in genere..così fuori dal Glamour quotidiano, ma così intatta da svariati anni.

Eppure ci sarebbe tanto da scrivere, tanto da DEscrivere riguardo questa gente semplice. Su questi ragazzi d’età inoltrata che per più di una sera a settimana chiudono per un paio d’ore con la quotidianità e si calano nelle vesti di chi sempre hanno in fondo sognato: l’essere cestista.

Forse è un utopia, anzi a dir la verità tutto sono, fuori che atleti..ma è bello per un po’ credere nei loro sogni, vivere per un attimo la loro evasione.

Molto abbiamo scritto del basket provinciale noi della Gazzetta..abbiamo osannato i vincenti Afarian, abbiamo tessuto le lodi di Adrena, Bottegone e dei Blues..,ma mai, se non per tralice, ci siamo soffermati su questo manipolo di persone straordinarie.

Ma avevamo bisogno di rifarci.

Di scusarci.

E così è stato: il nostro inviato dal campo Marco Palaognissanti è stato ospite, se così si può dire, una settimana nella Mezzana Arena durante il finale di stagione. Durante la Coppa Primavera.

Ha partecipato a tutto: allenamenti, partite , cene bevute di questi ragazzi.

Risultati a parte, i quali comunque sono stati sorprendentemente fiorenti con la compagine, è stato “rapito” dall’essere PAP.

Ci riferisce, parole sue, di una squadra unica e sensibile con tutti, una squadra tosta in campo e deliziosa fuori perché fatta di gente genuina, senza puzza sotto il naso…che ama divertirsi e far divertire…che ama emozionarsi anche per ogni singolo canestro che il Divino gli concede..che sa accendersi e riscaldare i cuori dei suoi tifosi.

Marco ci riferisce quanto sia bello….bello davvero ” l’essere PAP” :  l’essere semplicemente se stessi nei sogni che teniamo serrati nel cassettino del cuore e che per almeno 2 volte a settimana, apriamo.

Abbiamo scoperto il Capitano Marco Rondelli, persona tenace nella vita quanto in campo..non si fermerebbe neanche di fronte a le più ostiche difficoltà, Lui le affronta…poi si vedrà.

Abbiamo conosciuto Francesco Guarna, il cosiddetto Guerriero. Pare che da qualche anno la Dea Bendata gli abbia voltato le spalle, fatto la valigia e con un biglietto di sola andata sia andata a mille miglia da Lui. E’ un problema? Eh eh…non per Lui, perché come sempre ha fatto nella vita, ci racconta, ha valso la sua Legge, giusta o sbagliata che sia. Francesco agisce come vuole, poi se sbaglia è sempre il primo a pagare, ma di rimpianti ne ha zero.

Abbiamo conosciuto Federico Tempesti, detto BIG. Persona deliziosa fuori dal campo, una belva dentro. Si perché non c’e’ partita senza che il Killer agisca. Ma Federico è così solo perché la voglia di far bene e di arrivare è più forte di lui..ver è che spesso ci riesce, a far bene. Da sempre in mezzo all’area a menare e farsi menare, ancor più solitario dalla lontana partenza del suo Mentore: l’Ammiraglio.

Abbiamo conosciuto Domenico Cirelli, l’uomo dal baricentro più basso del mondo. La statua. Il Fauno. E’ anche l’atleta più atleta della PAP, uno che in un campo regolamentare a Montecatini si è fatto 40 minuti di partita senza piegarsi. L’abbiamo conosciuto, e abbiamo notato che sotto la “maschera di infallibile” c’è un ragazzo sensibile e semplice. L’uomo che la PAP può far divenire l’arma in più.

Abbiamo conosciuto Andrea Marchi, classe sopraffina di un bell’uomo sempre verde. A Lui invece l’età pare che si sia fermata a 25 anni, almeno apparentemente. Movenze soffici, più testa che gambe per Andrea, che, come sempre è stato negli anni, è una delle colonne di questa squadra.

Abbiamo conosciuto Guido Gattone Gattai, il Musicista. Giocatore maturo, gran dialetica. Spesso criticato per questo, ma non gli si può rimproverare la sua virtù migliore: la sincerità. E così è sul campo: molto astutamente dove non arriva con il fiato ci arriva con la testa…quella si che ha “una gran gamba”!!

Abbiamo conosciuto Lorenzo Lippi, il Prof. Giocatore devastante, che se in serata mette canestri anche da Peretola. In apparenza un po’ burbero, ma sono bastati pochi mesi con la PAP per farcelo calare dentro…a farlo sentire “di casa”. Resta una delle punte di Diamante del team, uno che con la classe ci va a braccetto anche a letto. Irrinunciabile.

Abbiamo conosciuto Paolo Torracchi, per tutti Torracci. Persona con un bagaglio d’esperienza che farebbe rabbrividire un Chiacig o un Fucka..Paolo è un giocatore d’annata, e come fa il vino…con gli anni si affina. Spesso sugli scudi con prestazioni all’altezza di età ben più verdi. Ogni anno si presenta sempre più completo, e vero…non sempre ha la”verve” che la PAP si aspetta da lui, ma il contributo 90 su 100 riesce sempre a darlo, se non in attacco, sfoggiando una granitica difesa.

Nella vita ci è apparso una persona buona, con tutti i pregi ed i difetti che un comune mortale porta con se.

Abbiamo conosciuto Davide Vannucchi, detto Mano. Questo si che è un giocatore di Spessore! Lotta come un mulo sotto canestro e rifila con la sua massiccia mole, legnate a destra e sinistra. Il classico portatore d’acqua , col vizio del canestro…spesso ottenuto con impeto e gran voglia.

Ragazzo genuino Davidde, sul campo e nella vita…l’abbiamo conosciuto così e ce ne siamo innamorati subito della sua “aria sbarazzina”. Sempre avanti.

Abbiamo conosciuto Francesco Puggelli, da tutti conosciuto come Francino. Sognatore nato, persona passionale nella vita quanto in campo. Forse ancora non crede bene nei suoi mezzi, dimostrando spesso che “puo fare di più”, ma nel rettangolo mette sempre quello di cui va fiero: il cuore. Spesso si scorda della testa…ma è una sfaccettatura che non toglie nulla dalla devozione per la Squadra che Lui ha…ci ha riferito che ama la PAP come fosse una persona di famiglia, che per Lui la PAP rappresenta tutto quello che desiderava dal basket, il suo sogno.

Abbiamo conosciuto Maurizio Piccioli, da tutti conosciuto come Mau. Persona matura e concreta. Anche Lui ama la PAP e ne decanta questo amore. In campo è ruvido come un taglialegna in amore, fuori dal rettangolo una persona positiva, che nel lavoro si dedica al prossimo. Esperienza e concretezza, questo ha fornito alla squadra, che come sempre lo ha accolto sotto la chioccia.

Abbiamo conosciuto Sandro Caruso, per tutti (web compreso) l’Indiano. Ebbene sì il più lieto ritorno degli ultimi anni Pap. Una delle colonne fondatrici , nervi e cuore. Queste le sue caratteristiche. Sandro è una persona sublime, non farebbe male ad una mosca nella vita, sempre premuroso con tutti, quasi fosse un fratello di ognuno. Ma in campo no, le cose cambiano: si accende e sa far accendere il pubblico col verso dell’Indiano. Unico…un classico. Come un classico è divenuta la suoneria sui telefonini col suo “urlo”.

 

 

Il team ci ha raccontato anche degli anni passati, ma soprattutto di gente come Stefano Dini, Leonardo Goti, TagliaPietro (l’unico Presidente), Riccardo….gente unica.

Che da sempre la PAP sogna di riabbracciare, sogna di poter avere il piacere di giocarci insieme…perché se tutto ha una fine, la passione no. La passione per la PAP non ha fine, anzi se non coltivata rimpolla ed aumenta a dismisura; cresce dentro e ti prende con l’irruenza di un “primo amore”.

Poi credere al ritorno di un Delfino…dell’Ammiraglio…….di Scatto-Pietro………del miglior Refertista al mondo non costa nulla, e la PAP ci crede.

 

Lettori della Gazzetta…l’essere PAP è quasi far parte di un Club, non privato, anzi.

Basta essere amanti di questo sport per farne parte, una prova la PAP non la nega a nessuno.

Ma una volta dentro è difficile staccarsi, è stato difficile per il nostro inviato che ci è stato appena una settimana, crediamo sia impossibile per gente che ci ha giocato mesi.

Speriamo che almeno questa volta abbiamo offerto a questa squadra un degno tributo, perché non è mai troppo tardi per rifarsi.

E tu? Sei ancora a chiederti perché sulla Gazzetta ci siano 2 pagine sui vecchietti pratesi?

Forse non hai ancora capito che questa gente non fa parte di una squadra..

Fa parte de LA SQUADRA.

 

Little France